
A cura di Marilena Vimercati
Le ragioni di questa giornata
Domenica 25 luglio 2021 si è celebrata la prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, voluta da Papa Francesco, da lui annunciata durante l’Angelus del 31 gennaio scorso, giornata che si riproporrà ogni anno nella quarta domenica del mese di luglio in prossimità della ricorrenza dei Santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù.
Papa Francesco da sempre è sensibile al tema della relazione tra generazioni, vista come fonte di ricchezza per la società soprattutto in un mondo ancora dominato dalla cultura dello scarto.
I nonni sono depositari di amore, pazienza e saggezza, scrigni di memoria, custodi di radici: a loro Francesco dedica le seguenti parole durante l’Angelus.
Ma, i nonni hanno bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno dei nonni: devono interloquire, devono incontrarsi! I nonni hanno la linfa della Storia che sale e dà forza all’albero che cresce!
“Tutto quello che l’albero ha di fiorito viene da quello che è sotterrato”. Senza il dialogo tra i giovani e i nonni, la Storia non va avanti, la vita non va avanti: i nonni hanno diritto a sognare guardando i giovani, e i giovani hanno diritto a prendere la linfa dai nonni.
Gli anziani sono in questo periodo una grande risorsa per uscire dalla crisi migliori e non peggiori. Soprattutto per aiutarci comprendere che quella che viviamo non è la prima crisi, né sarà l’ultima e che la vicenda degli uomini è collocata in una storia che li trascende. Il Papa dice ad ogni anziano che “è necessario che anche tu testimoni che è possibile uscire rinnovati da un’esperienza di prova” e cita, come esempio, l’esperienza della guerra, che tanti hanno vissuto.
I nonni e gli anziani, ricorda Francesco, non sono degli avanzi di vita o scarti da buttare: l’importanza della connessione tra i giovani e gli anziani è ben scritta nell’esortazione apostolica post sinodale Christus Vivit. Connessione che nasce dalla natura stessa del nonno e dell’anziano che non ha più l’orologio in mano e che può dunque regalare ai propri nipoti, ai pronipoti, ai giovani, quella gratuità del tempo che è la cosa più preziosa che si possa donare. Connessione che fa bene anche all’anziano perché essere giovani, più che un’età è uno stato del cuore.
L’invito rivolto ai giovani è di essere ‘giovani con radici’: se i giovani oggi si radicano nei sogni degli anziani, dei nonni, riescono a vedere meglio il futuro, ad aprirsi a orizzonti nuovi e cammini nuovi.
Vedere, condividere, custodire
Questi sono i verbi utilizzati dal Papa nell’omelia pronunciata dal Cardinale Fisichella sulla necessità di una nuova alleanza per “condividere il tesoro comune della vita“, per “sognare insieme“, e per “preparare il futuro di tutti“, superando egoismi e solitudini.
Il Vangelo del 25 luglio proponeva il brano di Giovanni sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci: Gesù vede la fame, condivide il pane, fa custodire i pezzi avanzati.
Vedere: c’è bisogno di uno sguardo attento
“Quando stavamo crescendo e ci sentivamo incompresi, o impauriti per le sfide della vita, si sono accorti di noi, di cosa stava cambiando nel nostro cuore, delle nostre lacrime nascoste e dei sogni che portavamo dentro. Siamo passati tutti dalle ginocchia dei nonni, che ci hanno tenuti in braccio. Ed è anche grazie a questo amore che siamo diventati adulti“.
Condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo
“Oggi c’è bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, di condividere il tesoro comune della vita, di sognare insieme, di superare i conflitti tra generazioni per preparare il futuro di tutti. Senza questa alleanza di vita, di sogni e di futuro, rischiamo di morire di fame, perché aumentano i legami spezzati, le solitudini, gli egoismi, le forze disgregatrici”.
Custodire: nulla e nessuno va scartato
“I nonni e gli anziani non sono degli avanzi di vita, degli scarti da buttare. Sono quei pezzi di pane preziosi rimasti sulla tavola della nostra vita, che possono ancora nutrirci con una fragranza che abbiamo perso, “la fragranza della memoria”. Non perdiamo la memoria di cui gli anziani sono portatori, perché siamo figli di quella storia e senza radici appassiremo. Essi ci hanno custoditi lungo il cammino della crescita, ora tocca a noi custodire la loro vita, alleggerire le loro difficoltà, ascoltare i loro bisogni, creare le condizioni perché possano essere facilitati nelle incombenze quotidiane e non si sentano soli”.
L’eco della politica
Unanime è stato il coro ministeriale di auguri ai nonni d’Italia per la prima giornata mondiale degli anziani istituita dal Papa, che richiama ad alleanze generazionali, cure, custodia e condivisione.
Ha scritto su Facebook il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti: “Si celebra oggi la prima Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, istituita da Papa Francesco. Questo tempo chiede di rinnovare e rinsaldare con coraggio quell’alleanza tra generazioni che ha negli anziani e nei nonni il suo pilastro. È un giorno di condivisionee di festa che viviamo con la consapevolezza che soltanto nella cura e nella custodia reciproche costruiamo il futuro”.
Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta ha parlato di “anello di congiunzione tra le generazioni. A loro va il riconoscimento di tutti come modello di solidarietà da preservare, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria”.
Maria Stella Gelmini, ministro degli Affari regionali, evidenzia come gli anziani siano la “risorsa preziosa per tante famiglie, a loro va il nostro grazie per quello che fanno ogni giorno. A noi l’impegno di proteggerli e non lasciarli mai soli“.
La preoccupazione per gli anziani nelle RSA
In prossimità della scadenza del 30 luglio dell’ordinanza dell’8 maggio 2021 del ministro della salute Speranza che aveva riaperto le RSA, il Comitato ORSAN, Open RSA Now pubblicizza i risultati del questionario compilato dai familiari, dai quali emergono le problematiche esistenti nelle RSA in termini di visite brevissime per durata (tra i 15 e i 25 minuti), frequenza (una volta alla settimana, no weekend) e mancanza di privacy, stanze degli ospiti inaccessibili, calendari delle visite rigidissimi con appuntamenti da prendere anche 15 giorni prima, impossibilità di accedere a cure estetiche, parrucchiere e podologo, ma anche di accudire i propri cari nei bisogni primari (imboccamento, lavaggio, vestiario, conforto), quarantene obbligatorie al rientro da uscite per esami medici e visite (dentista, oculista, etc), aumento dei sistemi di contenzione e sedazione.
Il comitato ORSAN – Open RSA Now ha anche consegnato al Ministero della Salute, al Presidente della Conferenza Stato-Regioni e agli Assessori alla Salute delle regioni coinvolte l’elenco delle prime 202 RSA italiane inadempienti rispetto alle normative in vigore.
Secondo il comitato ORSAN la Lombardia è la regione con più strutture inadempienti: 95.
Se non ci sarà alcuna risposta da parte degli amministratori nazionali e regionali e non saranno presi provvedimenti risolutivi in merito alle visite dei familiari, il 29 luglio 2021, il Comitato ORSAN procederà con una denuncia collettiva alla Procura della Repubblica di Milano e a tutte le Prefetture italiane.
Nella consapevolezza di quanto incide la variante Delta sull’incremento dei contagi – riferisce Dario Francolino, presidente del comitato ORSAN – ci si tutela solo vaccinandosi tutti perchè il perdurare delle condizioni di isolamento e di solitudine affettiva causa crescente sofferenza e rischio per il benessere dei nonni più fragili e non autosufficienti.
Tre sono le richieste avanzate: che almeno un familiare dotato di green pass abbia accesso libero 7 giorni su 7 alla Rsa; che gli ospiti ricoverati non siamo sottoposti a quarantena dopo le uscite e che si obblighino le Rsa ad aumentare durata e frequenza delle visite.”
Il Programma Viva gli anziani della Comunità S. Egidio
La Comunitàdi Sant’Egidio, in collaborazione con il Ministero della Salute, ha avviato aRoma nel 2004 una sperimentazione in risposta all’impressionante picco di mortalità osservato nell’estate del 2003, quando morirono in Europa migliaia di anziani, a seguito delle eccezionali ondate di calore.
Si tratta di un servizio innovativo per il contrasto dell’isolamento sociale, attraverso la creazione di reti, che affiancano le risposte istituzionali come l’assistenza domiciliare e i servizi residenziali, raggiungendo ampi strati di popolazione esposta a rischi. L’obiettivo prioritario è la prevenzione: contrastare gli effetti negativi sulla salute degli over 80 di eventi critici come le ondate di calore, le epidemie influenzali, le cadute o la perdita del convivente.
Gli operatori per la maggior parte sono gli stessi anziani diventati nel tempo attivisti del Programma. La presenza capillare sul territorio ha permesso risultati di successo, in termini di miglioramento della qualità della vita e conseguente riduzione dei costi di assistenza socio-sanitaria.
Alcuni anziani della Comunità Sant’Egidio di Milano si esprimono così: “Abbiamo diritto a vivere e morire a casa nostra e quando non è possibile vogliamo stare in luoghi che siano comunità e non istituzioni, insieme alle altre generazioni. Questo è il nostro sogno”. E ancora: “Il Papa, anziano come noi, è stato molto saggio ad istituire la festa degli anziani dedicata soprattutto a quelli che non hanno una famiglia. È perciò anche la festa delle persone sole.”
L’Associazione Nestore per l’invecchiamento attivo
In una società che vede un crescente aumento della popolazione anziana è importante individuare strategie atte a favorire il mantenimento di un ruolo attivo delle persone, anche alla luce del rapporto positivo, evidenziato in molte ricerche scientifiche, tra tale ruolo e il mantenimento di una buona funzionalità fisica e ancor più cognitiva.
L’associazione di promozione sociale Nestore, nata a Milano nel 1996, ha come principale mission la promozione di un invecchiamento attivo in una logica di intergenerazionalità. In particolare l’associazione si connota per un’elevata professionalità dei propri soci che, in vari ambiti e a titolo volontario, mettono a disposizione per un passaggio di know how ai giovani.
A questo proposito molti sono i progetti che vengono realizzati in collaborazione con le scuole della città, in particolare le secondarie superiori, allo scopo di valorizzare le competenze e i ruoli acquisiti dai soggetti nel corso della loro vita professionale, in modo non solo di consolidarli in un ruolo sociale attivo, ma anche di utilizzare le loro competenze come una risorsa per il sociale e, in particolare, per le giovani generazioni.
Per approfondire
Conferenza stampa di presentazione della prima giornata mondiale dei nonni e degli anziani
Christus vivit Esortazione apostolica post sinodale, Loreto 25 marzo 2019
Il programma Viva gli anziani della Comunità S. Egidio
Questionario per i familiari del Comitato ORSAN
Nestore, Associazione di promozione sociale, Milano
Immagine: dipinto di Augusto Daolio, cantante dei Nomadi