di Massimo Congiu
L’Europa sta vivendo una crisi migratoria di vasta portata. Gli Stati membri sono spesso chiamati a garantire i diritti fondamentali e, allo stesso tempo, garantire il monitoraggio dei confini e i diritti di asilo sanciti dalle Convenzioni internazionali.
Il Governo ungherese ha semplicemente deciso di respingere ogni ingresso nel Paese, non curandosi dei diritti soggettivi, del diritto d’asilo che il diritto internazionale assegna a chi detiene il legittimo status di “Rifugiato”.
Massimo Congiu (Comitato Scientifico, CESPI e OSME) ripercorre le scelte dell’esecutivo magiaro, fornendo un quadro della disputa intercorsa tra Budapest e Bruxelles sulle politiche di respingimento considerate “arbitrarie” dalla Commissione.