di Cristina Carpinelli (Comitato Scientifico, CESPI)
Continua il fenomeno dell’uccisione di personalità “scomode” nella Federazione Russa. L’ultimo esempio in ordine di tempo, è il triste epilogo della vicenda di Boris Nemcov, freddato a Mosca, per strada il 27 febbraio 2015. Figlio di un viceministro del PCUS e di un medico-pediatra, è stato Vice Primo Ministro nei governi di Viktor Cernomirdyin e del giovane Sergej Kirienko. Esponente conservatore, di principi liberali era sicuramente una personalità di opposizione al Cremlino. Propugnatore di un nuovo modello capitalistico era da tempo al centro di critiche per le sue posizioni.
Cristina Carpinelli, prova a capire il ruolo del giornalista e politico russo, nel contesto attuale, le sue proposte e le possibili ragioni di un delitto che ha fatto scalpore in Russia.