
A cura di Alberto Campanelli
- Le origini del ‘Dantedì’
L’idea di dedicare una giornata nazionale al Sommo Poeta nacque il 24.04.2019 su iniziativa del giornalista e scrittore del Corriere della sera Paolo Di Stefano, mentre il termine ‘Dantedì’ è stato coniato dallo stesso giornalista con il linguista Francesco Sabatini.
Precedentemente molti esperti avevano dissertato sul tema dell’istituzione di una giornata-evento dedicata alla celebrazione del settecentesimo anniversario della morte di Dante.
La direttiva governativa che ha istituito la data del 25 marzo come giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri è stata approvata dal Consiglio dei ministri nel corso della seduta del 17 gennaio 2020, su proposta del titolare del dicastero della Cultura, Dario Franceschini.
Le date in ballottaggio erano inizialmente due: il 14 settembre, data che ricorda il giorno della morte di Dante Alighieri in Ravenna nel 1321 e il 25 marzo, data che molti studiosi riconoscono come quella del possibile inizio del viaggio nell’aldilà mirabilmente descritto nella Commedia. La scelta è caduta sulla seconda data anche per facilitare la sua collocazione nel calendario scolastico.
- Le iniziative del 2021
Il 2021 è un anno speciale perché ricorrono i 700 anni dalla morte del Sommo poeta. Nella sua vita (1265-1321) Dante viaggiò e visse in luoghi diversi: Firenze, che lo vide nascere e poi lo esiliò; Verona che prima lo ospitò e poi lo lasciò andare; Ravenna, che lo accolse fino alla fine dei suoi giorni. Con nel mezzo tappe a Roma, Arezzo, Pisa, Bologna, Forlì…
Come ha ricordato Dario Franceschini “Le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri chiudono un triennio di iniziative rese possibili da una legge appositamente voluta per ricordare tre grandi personalità della cultura italiana: Leonardo, Raffaello e, per l’appunto, Dante”.
Le iniziative riguardanti Dante avranno il loro culmine nella grande mostra dantesca presso le Scuderie del Quirinale – a Roma – dal titolo ‘Inferno’, in programma dal 5 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022.
- Dante è ancora attuale?
Sull’attualità di Dante non mi permetto di aggiungere commenti od osservazioni, data la monumentale letteratura esistente, ad opera di studiosi e critici italiani e stranieri di ogni tempo. A tale proposito come non ricordare il primo grande ammiratore di Dante, Giovanni Boccaccio, con i suoi ‘Trattatello in laude di Dante’ e ‘Comento sopra la Commedia’? Proseguendo con Francesco Petrarca, Giambattista Vico, iniziatore della moderna critica dantesca (‘La discoverta del vero Omero – giudizio sopra Dante’), Francesco De Sanctis, Benedetto Croce (con il suo libro-saggio intitolato ‘La poesia di Dante’), per arrivare a tempi più vicini a noi con Mario Puppo (‘Il canto V del Purgatorio’) Siro A. Chimenz, Ernst Robert Curtius (‘Dante und das lateinische Mittelalter’), Leo Spitzer (‘Bemerkungen zu Dantes Vita nuova’) e il suo grandissimo allievo e successore, Erich Auerbach (‘Studi su Dante’, ‘Dante, poeta del mondo terreno’).
- La lingua italiana al quarto posto tra le lingue più studiate al mondo
Una delle più recenti classifiche a cura di EuroTrad 2019 sulle lingue più studiate al mondo vede l’italiano al quarto posto, dopo inglese, spagnolo, cinese e prima del francese. I motivi per cui una lingua viene studiata in diverse parti del mondo possono essere di varia natura, ma derivano principalmente dalla sua rilevanza culturale o economica oltre che dalla facilità di apprendimento.
Nella diffusione della nostra lingua nel mondo svolge un ruolo importantissimo la Società Dante Alighieri, fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci con lo scopo di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madrepatria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana”.
Molte sono le sedi in Italia e all’estero della Società Dante Alighieri, una sede importante è anche a Milano che è anche uno dei quattro enti per la Certificazione di Competenza in Lingua Italiana per Stranieri (PLIDA) riconosciuti dal Ministero degli AffariEsteri. Gli altri tre sono l’Università per stranieri di Perugia (CVCL), l’Università per stranieri di Siena (Centro CILS) e Roma Tre (Ufficio della Certificazione – Dipartimento di Linguistica).
Gli Istituti Italiani di Cultura – IIC
Sono ben 85 gli Istituti Italiani di Cultura nel mondo, organi periferici del Ministero degli Affari Esteri. disciplinati dalla Legge 401/90 e dal Regolamento 392/95
Sono un luogo di incontro e di dialogo per intellettuali e artisti, per gli italiani all’estero e per chiunque voglia coltivare un rapporto con il nostro Paese. Promuovono all’estero l’immagine dell’Italia e la sua cultura, sia classica che contemporanea organizzando eventi di arte, musica, cinema, letteratura, teatro, danza, moda, design, fotografia e architettura, gestendo corsi di lingua e cultura italiana secondo le direttive del Quadro Comune Europeo di Riferimento – QCER, gestendo un’efficiente rete di biblioteche in un’ottica di facilitazione del dialogo tra culture fondato sui principi della democrazia.
° ° °
In chiusura, mi permetto di aggiungere un dolcissimo ricordo della mia vita scolastica: infatti non posso dimenticare il mio carissimo professore di italiano, Alfonso Tedesco (al cui nome è stata intitolata l’Aula Magna del Liceo scientifico ‘Paolo Frisi’ di Monza). Egli soleva entrare nella mia aula del Liceo classico ‘Beniamino Zucchi’ di Monza declamando i versi della ‘Commedia’.
Per noi ragazzi dai sedici ai diciannove-venti anni poteva sembrare un matto e un ‘fissato’, ma per me – ora, a settant’anni suonati – è motivo di commozione e orgoglio per aver potuto imparare anche dal prof. Tedesco ad amare la nostra bellissima lingua.
Per approfondire:
- proposta della Società Dante Alighieri di un itinerario in chiave turistico-letteraria attraverso le località italiane visitate dal Sommo Poeta o citate nella Commedia
- sito del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (come gli 85 Istituti italiani di cultura nel mondo intendono celebrare il ‘Dantedì’
- Alessandro Barbero “Dante” Laterza editori, 2020, collana i Robinson (“Storia delle vicende di un protagonista nel prisma e nel contesto del suo tempo”, dalla recensione del libro dello storico Franco Cardini). Dal testo è stato tratto il documentario esclusivo trasmesso da RAIUNO domenica 3 gennaio 2021,‘Alighieri Durante detto Dante – Vita e avventure di un uomo del Medioevo’ (per la regia di Graziano Conversano) nel corso del quale lo stesso Alessandro Barbero racconta la vita di Dante con divertenti aneddoti (RAIPLAY/RAI Cultura)