di Cristina Carpinelli e Tiziano Tussi
Presentazione:
La questione Ucraina rilancia discussioni e analisi mai sopite dalla scomparsa del campo sovietico. Troppe restano però all’interno di uno schematismo distrutto dalla storia dal 1989-1991: come se quegli avvenimenti non fossero accaduti. Come se ci si dovesse chiedere: cosa difendere e da chi? Quale parte in causa appoggiare? E in nome di che cosa?
Questo l’assunto di partenza per un’analisi che cerca di fare chiarezza sulle reali condizioni politiche e ideologiche in atto, sulle quali si avviluppa l’affaire ucraino. Mettendo in chiara luce gli approcci motivazionali dell’una e dell’altra parte nell’intricata vicenda – che si dilata a tal punto sino a divenire caso euroasiatico, o eurorusso, a seconda di come è declinata tutta la querelle – viene proposta una disamina slegata da posizioni preconcette di partenza, per un approccio moderno alle problematiche in atto, trovando nel laicismo illuminista e nella cultura razionalista un punto di partenza irrinunciabile. Due mondi che si confrontano ripetendo insistentemente tesi che appaiono apodittiche, statiche e dogmatiche, impermeabili a qualsiasi vera risoluzione politica che duri nel tempo.